domenica 5 giugno 2011

LE SIRENE


Nella mitologia greca le sirene erano figure simili alle arpie: con le loro irresistibili melodie attiravano i marinai verso le loro isole rocciose e li facevano naufragare.Il curioso Odisseo, secondo Omero, al cospetto delle sirene, ordina ai suoi uomini di tapparsi le orecchie e si fa legare all'albero della sua nave per poter ascoltare il loro canto senza rischiare di esserne fatalmente attratto. Nelle storie degli Argonauti le sirene sono descritte come mostri con il capo di donna ma il corpo di uccello. Giasone e gli Argonauti vengono salvati grazie all'intervento di Orfeo, che con la sua musica riesce a vincere l'ammaliante melodia di questi mostri che, gelose, si gettano in mare e si trasformano in rocce.
Nel folklore europeo le sirene sono invece raffigurate come splendide creature metà pesce, dalla cinta in giù, e metà donna, dalla pancia in su. Nelle fiabe (da Anderson a Walt Disney) e nella tradizione cinematografica questi mostri si sono perciò caricati di significati positivi perdendo la loro originaria natura terribile. La sirena, nell'immaginario collettivo, diventa una creatura leggendaria di straordinaria bellezza, completamente priva dell'originario carattere predatorio.
creature fantastiche:
Tra le creature marine la Sirena è certamente la più famosa. Tutti i popoli che abitano lungo le coste ne hanno fatto la protagonista delle loro fiabe, e di lei ci hanno dato infinite rappresentazioni i pittori, gli scultori, i poeti e i narratori. Un personaggio amatissimo dagli artisti, dovunque, ma anche dagli autori dei bestiari medievali, ossia quei libri in cui spiegavano caratteristiche e abitudini di animali quasi sempre fantastici. Le origini delle Sirene sono antichissime e il loro nome deriva dal greco antico Seirenes (da seirà, laccio oppure da seiros, bruciante). Ed è propio nei miti greci che incontriamo le sirene per la prima volta: solo che non erano affatto metà donna e metà pesce, ma possedevano ali, artigli w un grande corpo da uccello, è solo ne medioevo infatti che possiamo il "Liber Mostrum", o "Libro dei Mostri", descrive una sirena come oggi la conosciamo. Spesso le sirene erano rappresentate con in mano una cetra, serviva per accompagnarsi nel canto. La loro principale caratteristica, infatti, era la voce meravigliosa che nei secoli è diventata un simbolo di seduzione e di richiamo irresistibile. Lungo la costa della Magna Grecia, cioè quella parte dell'Italia meridionale che fu dominata dai Greci, vivevano tre sirene chiamate: Partenope (la verginale), che diede poi il nome all'antica Napoli, Leucosia (la bianca) e Ligea (colei che ha la voce chiara). Come tutte le creature d'acqua, dolce o salata che sia, anche le Sirene possono cambiare forma. Secondo le fiabe nordiche, per esempio, basta che raggiungano la terra per ritrovarsi con un paio di semplici gambe al posto della coda, ma appena tornano a bagnarsi riprendono la loro forma originaria. Inoltre possono predire il futuro e conoscono tutto quello che avverrà. Per i marinai dei secoli scorsi vedere una Sirena era considerato di cattivo augurio: non solo si pensava fosse annuncio di tempesta, ma si pensava che da lì a poco qualche membro dell'equipaggio fosse scomparso o impazzito.

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